TRIESTE – Da giovedì 5 a domenica 8 maggio, nel cuore di Trieste, torna Link Festival del Giornalismo, un’agorà in presa diretta nell’attualità, in collegamento con gli accadimenti, le aree sensibili e le trincee del mondo dalla Fincantieri Newsroom in Piazza Unità. Tanti gli incontri che racconteranno il nostro tempo, nel corso della 9^ edizione a cura di Francesca Fresa per la direzione editoriale di Giovanni Marzini e per l’organizzazione di Prandicom in sinergia con Fincantieri, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste, con il contributo di Crédit Agricole Friuladria e sotto l’egida della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti. Mediapartner sono la RAI e il quotidiano Il Piccolo.
Al festival i focus sull’attualità saranno declinati anche attraverso i libri, con alcune anteprime assolute: è il caso di un saggio centrale per il mondo ancora alle prese con la crisi pandemica, e dilaniato da guerre e diseguaglianze, “Infiammazione. Medicina, conflitto e disuguaglianza”, l’ampia riflessione che l’economista politico inglese Raj Patel firma per Feltrinelli con Rupa Marya, medico dell’Università della California, in uscita in Italia il prossimo 28 aprile, ma già best seller in molti Paesi del mondo. Sarà proprio Link Festival ad ospitare l’unica presentazione italiana del libro, che attraverso un viaggio nel corpo umano illumina le relazioni nascoste fra i nostri sistemi biologici e le profonde ingiustizie dei sistemi politici ed economici. A Link l’autore Raj Patel dialogherà con l’economista e saggista Loretta Napoleoni e con il giornalista e autore Edoardo Vigna, responsabile del canale Pianeta 2030 del Corriere della Sera. La società è in fiamme. Il pianeta è in fiamme: «e l’infiammazione – spiegano gli autori – è collegata al cibo che mangiamo, all’aria che respiriamo e alla diversità dei microbi che vivono dentro di noi, che regolano tutto, dallo sviluppo del nostro cervello al funzionamento del nostro sistema immunitario. È legata non solo all’accesso all’assistenza sanitaria ma agli stessi modelli di cura praticati dai medici. Per guarire serve una medicina profonda: radicale, globale, capace di curare i danni provocati dal capitalismo e dalla colonizzazione». E ci sarà un’ulteriore, importante anteprima a Link Festival: quella del nuovo libro del giornalista Gianluigi Nuzzi, conduttore di “Quarto grado” su Rete4: “I predatori (tra noi)”, in uscita il 26 aprile per Rizzoli, è un libro-inchiesta sconvolgente sulla deriva sociale del nostro tempo: i predatori sono tra noi, come dimostrano gli episodi di cronaca nera che negli ultimi mesi hanno occupato le prime pagine dei giornali e che Gianluigi Nuzzi racconta in presa diretta nel suo nuovo, dirompente reportage con dettagli ricavati da atti giudiziari inediti e da interviste esclusive con i protagonisti. La brutale oggettività dei verbali delle inchieste mostra un mondo in cui l’uso sfrenato di stupefacenti e medicinali – dalla cocaina all’ecstasy, dalla ketamina alle benzodiazepine alla cosiddetta “droga dello stupro” – crea una dimensione parallela popolata allucinatoria, e dove il sesso estremo diventa dipendenza. L’autore converserà a Link con Sara Zambotti, conduttrice del programma cult Caterpillar di Radio2 Rai.
Al Festival del Giornalismo di Trieste anche tre notissimi giornalisti ed editorialisti, con le loro novità: Sergio Rizzo presenta “Potere assoluto. I cento magistrati che comandano in Italia” (Solferino), un’inchiesta che per certi versi rappresenta il seguito del best seller “La casta”, che Rizzo aveva firmato 15 anni fa in tandem con Gian Antonio Stella. Questa volta si parla dei consiglieri di Stato, il nocciolo duro del potere in Italia. A Link Festival torna anche Gian Antonio Stella, tre anni dopo la consegna del Premio FriulAdria Testimoni della Storia: questa volta, in dialogo con Roberta Giani condirettore del quotidiano Il Piccolo, presenterà il nuovo saggio “Battaglie perse” (Solferino), che riporta alla luce i formidabili testi di Indro Montanelli, nei quali il Maestro del giornalismo italiano si scagliava contro la devastazione del territorio, nel nome dell’articolo 9 della Costituzione: dall’assalto edilizio all’avvelenamento delle acque, dalla decimazione degli alberi al saccheggio dei siti archeologici, dalle coste sarde alle Dolomiti: Testi che spiegano ciò che l’Italia è oggi e ciò che avrebbe potuto essere. Anche Fabrizio Roncone, inviato speciale del Corriere della Sera, torna a Link Festival, questa volta con il recentissimo noir “Non farmi male” (Marsilio), ambientato fra realtà e finzione. Sullo sfondo di un giallo dall’ingranaggio perfetto, Roncone racconta Roma, ricostruisce una mappa di potere, una rete di personaggi, alcuni di finzione, altri ben riconoscibili sotto i nomi di fantasia.
Di fatti storici, e tristemente familiari alle popolazioni di confine dell’estremo nord-est d’Italia, tratta il libro firmato a quattro mani dai giornalisti Marzio Mian e Francesco Battistini, quest’ultimo inviato di guerra in Ucraina: “Maledetta Sarajevo (Neri Pozza) ripercorre la prima guerra in Europa dal 1945, quella scoppiata trent’anni fa nella ex Yugoslavia, con il più lungo assedio dell’età moderna. Genocidi e pogrom come non se ne vedevano dai tempi di Hitler e ancora lager, stupri etnici, e una miriade di profughi. L’evoluta Europa si ritrovò faccia a faccia con un odio tribale che pareva uscito dal Medioevo. Gli autori converseranno a Link con la scrittrice Federica Manzon. Da Sarajevo a Kiev, la guerra è tornata in Europa da cinquanta giorni esatti, a seguito dell’invasione russa: all’uomo più attenzionato dai notiziari del pianeta ha dedicato un saggio il direttore Tg2 Gennaro Sangiuliano, e il suo libro “Putin, vita di uno zar” (Mondadori), fresco di riedizione, sarà fra i temi dell’incontro che l’autore terrà a Link festival 2022. Info e aggiornamenti sul sito linkfestival.it
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